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COCKTAIL: ZULIA GARDEN 


Categoria : LONG DRINK ( VI APPARTENGONO DEI COCKTAIL DI NUOVA CONCEZIONE OTTENUTI DAI VECCHI E NUOVI SHORT COCKTAIL ALLUNGATI CON ACQUE GASSATE O SPUMANTI CHE SI POSSONO SERVIRE A QUALSIASI ORA DEL GIORNO )

COCKTAIL ZULIA GARDEN : INGREDIENTI PRINCIPALI, PERCENTUALI


 
RUM BIANCO BACARDI
 
VERMOUTH DRY
 
CHERRY BRANDY
 
UOVO

 

ALTRE INFORMAZIONI SUL COCKTAIL ZULIA GARDEN

Bicchiere

Coppetta da cocktails

Ingredienti secondari

Granatina - Sciroppo di zucchero - Succo di lime

Gradazione

alcolico

Decorazioni

Ciliegia sciroppata

Internazionale

si

 

PREPARAZIONE DEL COCKTAIL ZULIA GARDEN

Shakerate il rum chiaro, il vermouth dry, il cherry brandy insieme a mezzo albume di uovo, 0,25 cl di granatina, 0,10 cl di sciroppo di zucchero e 0,5 cl di succo di lime.
Dopo aver shakerato tutti gli ingredienti senza ghiaccio per emulsionare l'albume.
Shakerate nuovamente aggiungendo del ghiaccio.
Filtrate due volte il cocktail e versatelo in un bicchiere da cocktail.
Decorate con una ciliegia sciroppata.


STORIA DEL COCKTAIL ZULIA GARDEN

Lo Zulia Garden è stato il cocktail di punta dello Zulia Garden Club a Maracaibo, in Venezuela.
È allo stesso tempo dolce, forte, tagliente e morbido.


APPROFONDIMENTO SUGLI INGREDIENTI DEL COCKTAIL ZULIA GARDEN

Rum Bianco Bacardi

Bacardi è un'azienda di produzione e distribuzione di alcolici, nota in particolare per il rum. La sua sede è ad Hamilton, nelle Bermuda.

La storica azienda produttrice di rum, di origine cubana, fu fondata nel 1862 da Don Facundo Bacardí Massó. A causa degli espropri a danno di imprese private dovuti alla rivoluzione castrista, Bacardi fu costretta all'esilio da Cuba e trasferì la propria produzione a Porto Rico.

Nel 1993, grazie all'acquisizione dell'italiana Martini & Rossi, storica casa torinese, Bacardi è diventata una tra le più grandi aziende mondiali per produzione e distribuzione di bevande alcoliche.


Vermouth Dry

Il vermouth o vermut, è un vino liquoroso aromatizzato, di gradazione alcolica non inferiore al 16% e non superiore al 21% in volume, ottenuto da vini bianchi zuccherini dal sapore neutro e delicato(bianco secco), da alcol a 95-96°, da zucchero (saccarosio) e da piante aromatiche, delle quali la più importante è l'assenzio maggiore (Artemisia absinthium L.) una pianta della famiglia delle Compositae.

Il vermouth fu inventato nel 1786 da Antonio Benedetto Carpano a Torino, che scelse questo nome riadattando il termine tedesco Wermut usato per una bevanda aromatizzata all’artemisia, un'erba allora usata per distillare l'assenzio.

Per legge (n. 224 del 23 gennaio 1934) il termine vermouth è riservato ad un prodotto ottenuto da vino di produzione nazionale addizionato di sostanze aromatiche e amaricanti permesse.
La gradazione alcolica non deve essere inferiore al 16% in volume e il contenuto in zuccheri complessivi, espressi come zucchero invertito, non inferiore a 14 grammi per 100 ml. Nei vermouth indicati come secchi o dry il contenuto alcolico minimo è del 18% e gli zuccheri non possono eccedere i 14 grammi.

Gli aromi derivano da:[1]

* foglie o piante intere di artemisia o assenzio (aroma principale prescritto dalla legge n. 108 del 16 marzo 1958, ad esclusione di alcuni tipi destinati all'esportazione), di camedrio, di cardo santo, della centaurea minore, della coca, dell'issopo, della maggiorana, della melissa, del dittamo, del timo, della salvia;
* i fiori di camomilla, di luppolo, di sambuco, di zafferano, chiodi di garofano;
* i frutti di anice stellato, di finocchio, di coriandolo, di cardamomo, di arancio (cortecce), macis, noce moscata, fava tonka, vaniglia;
* le radici di angelica, di calamo aromatico, di enula campana, di galanga, di genziana, d'imperatoria, di ireos, di zenzero, di zedoaria;
* le scorze di cannella, di china, di melograno;
* il legno di quassio;
* il succo di aloe.

Il vermouth si beve specialmente come aperitivo ed entra nella composizione di molti cocktail, tra quali il più famoso è il Martini, ma può anche essere usato per cucinare carni.

Ci sono vari stili di vermouth: secco, extra secco, rosso, bitter, rosato e bianco.

[Fonte Wikipedia]


Cherry Brandy

Brandy è il nome generico dell'acquavite ricavata dalla distillazione del vino, dopo un periodo di invecchiamento in botte; questa denominazione è universalmente impiegata. In alcune zone l'acquavite di vino riceve una denominazione d'origine legata al territorio di produzione (Armagnac, Cognac). Il brandy si può produrre in qualunque Paese dove viene coltivata l'uva.

L'etimologia della parola viene fatta derivare dall'abbreviazione dell'inglese brandywine, a sua volta tradotto dall'olandese brandewijn, cioè vino bruciato (distillato). Gli olandesi nel XVII secolo erano i più attivi mercanti di vini e di spiriti, e si rifornivano lungo le coste atlantiche, dalla Francia al Portogallo, per esportarli in Inghilterra e in tutto il Nord Europa.

Le prime testimonianze letterarie del termine risalgono al 1622: nella commedia inglese Beggar's Bush attribuita a John Fletcher si leggono le parole «Buy brand wine». Un'altra testimonianza si ritrova nelle Roxburghe Ballads del 1650: «it is more fine than brandewine».Pare quindi che all'epoca il termine fosse già di uso corrente per il distillato di vino. Ancora oggi nel Regno Unito brandy si usa per indicare il cognac.

Il brandy viene prodotto dalla distillazione del vino sano, o guasto ma non acetificato, e da sottoprodotti come vinacce e fecce. Le sue qualità organolettiche derivano dal pregio della materia prima.


Bicchiere a tulipano per brandy
I vini impiegati possono essere indifferentemente bianchi, rosati o rossi; i distillati migliori vengono ricavati da vini ad alta acidità, scarso tenore alcolico, e aromaticamente neutri; a livello mondiale il vitigno più impiegato è il trebbiano, detto ugni blanc in Francia. I vini non devono contenere solfiti.

Lo strumento per ricavare l'acquavite è l'alambicco, nei tipi continuo o discontinuo. Le tecniche di distillazione sono varie secondo lo strumento impiegato, ma come per altri spiriti vengono scartate le frazioni iniziali (teste) e finali (code), contenenti sapori ed odori sgradevoli. Secondo i metodi se ne ricavano acquaviti da 52% a 72% di alcol, talvolta oltre. La resa ordinaria è di un litro di distillato ogni dieci di vino.

Appena distillata, l'acquavite non è ancora brandy: deve essere sottoposta ad un periodo di invecchiamento in botte, secondo la legislazione del paese di produzione, prima di poter essere imbottigliata, previa filtrazione a freddo. Sono generalmente indicati i tipi di legno permessi, e la durata minima di soggiorno in botte.

Al brandy così prodotto vengono talvolta aggiunti caramello per colorarlo e zucchero per ammorbidirlo; infine viene diluito con acqua distillata alla gradazione voluta. Eccezionalmente il brandy può venire imbottigliato come esce dalla botte (cask strenght o grado pieno), dopo un adeguato invecchiamento.

[Fonte Wikipedia]


Uovo

L'uovo è un alimento consumabile direttamente o come ingrediente in numerosi piatti delle cucine di tutto il mondo.

Il più utilizzato è l'uovo di gallina, ma si consumano anche le uova di altri volatili: quaglia, anatra, oca, struzzo, eccetera. Nell'uso corrente il termine "uovo" senza altre precisazioni indica quello di gallina. Si consumano anche uova di pesci (caviale, uova di lompo, bottarga), di tartarughe, di molluschi (lumache), di insetti.

[Fonte Wikipedia]



 
 

 

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